Casela World Of Adventures
Casela World Of Adventures è un parco zoologico che copre un’area di 250 ettari di terreno roccioso, foreste lussureggianti, e panorami mozzafiato.
Aperto nel 1979 nel distretto di Black River a Mauritius, Il parco ospita circa 1.500 uccelli, ma anche leoni, ghepardi, zebre, tartarughe giganti, scimmie, tigri e altri animali rari, endemici e protetti.
Nel 2014 il parco ha accolto giraffe e antilopi africane, seguite nel 2015 da rinoceronti, dromedari e ippopotami, ma una delle sorprese più belle del Casela World è stata la nascita di sei tigri, tre delle quali bianche.
Il parco è suddiviso in diverse zone tematiche:
Safari World
La parte bassa è consacrata ai grandi felini, elefanti, scimmie, lemuri, struzzi, tartarughe, gazzelle e alle interazioni con le giraffe.
Il mondo della Natura
Bird Sanctuary e spettacolo di animali.
Il mondo della Montagna
Rafting, vie ferrate, parete d'arrampicata.
Discovery Center
Cinema 4D, scoperta delle scienze naturali e della storia di Mauritius.
All’interno del parco troverete anche una mini fattoria, un’area giochi per i più piccoli ed un ristorante.
L'incontro con il Re della Giungla
Siete pronti??? Musica....
Hakuna Matata!!!
La Passeggiata con i Leoni
La visita al Casela World Of Adventures non solo offre la possibilità di vedere grandi felini, ma addirittura di fare una camminata di un’ora accanto a due leoni completamente liberi.
Ho esitato molto prima di riservare quest’opzione, temevo che i leoni fossero anestetizzati, drogati o maltrattati. Fortunatamente niente di tutto ciò accade e sicuramente prima di interagire con i turisti, i felini vengono sfamati a sufficienza!
La passeggiata può essere fatta due volte al giorno ad orari diversi e mai con gli stessi leoni.
Quando arrivo al punto di ritrovo indicato nella mail, sono abbastanza tranquilla.
Siamo circa una decina di persone ad aspettare la guida che ci porterà nella savana per l’incontro ravvicinato con il Re della giungla. Nessuno di noi proferisce parola. Mi chiedo chi tra i dieci partecipanti, verrà sbranato per primo.
All’arrivo di Angel, uno dei ranger che ci accompagnerà in quest’avventura, la tensione inizia subito a farsi sentire.
Dopo le prime sommarie informazioni e le presentazioni del gruppo, si passa alle cose serie.
La prassi da seguire è quella di spogliarci di ogni oggetto luccicante: bottigliette d’acqua, occhiali, orologi, zaini e tutto ciò che involontariamente potrebbe attirare l’attenzione dei leoni, ma non solo, ad ogni componente del gruppo viene consegnato un formulario precompilato; la visita all’interno della riserva avviene a proprio esclusivo rischio, sollevando eventuali terzi da ogni e qualsivoglia responsabilità. Continuo a leggere il modulo: Nome, cognome, data di nascita, indirizzo dell’Hotel, numero di telefono in caso d’urgenza… Quando arrivo alla voce “Richieste particolari” impugno decisa la penna e scrivo testuali parole: « Dite ai miei figli che li amo ».
Appena Angel legge l’appunto, inizia a stuzzicarmi, è un tipo simpatico ed ironico, ma la verità è che sono già successi degli incidenti nel parco, ed io, in quel preciso istante, penso che da lì non uscirò viva. Mi tremano le gambe, in fondo a me sarebbe bastata una passeggiata con le tartarughe, invece no, stavolta ho voluto strafare…
Mi concentro sulle parole dell’addestratore che spiega a tutti il comportamento da adottare dinanzi ai felini: mai abbassarsi, mai guardarli direttamente negli occhi, mai accarezzarli…
Accarezzarli? Rido nervosamente.
“Si Katy”, risponde Angel con un tono di voce serio: “Se tocchi un leone devi farlo premendo forte la mano, altrimenti potrebbe scambiarti per un insetto e voltarsi all’improvviso per scacciarlo”.
Ah beh rassicurati, non è mia intenzione toccare proprio niente, figuriamoci dare una manata ad una belva di più di 200 kg. per farle capire che appoggiata sul sedere, non ha una mosca che lo solletica, ma una cretina che ha scelto volontariamente di sfidare la sorte durante una vacanza alle Mauritius.
Mannaggiaameelamiseriadichimelhafattofareeeeeeeeeeee!!!
Manca poco, pochissimo, sostiamo tutti davanti ad un cancelletto di ferro, ad ognuno di noi viene consegnato un lungo bastone di legno…
all’inizio immagino un corso veloce di bōJutsu, l’arte marziale giapponese che fa uso del bastone, ma poi ad un tratto, nella mia testa, il ranger assume le sembianze di Mosé e mi sembra quasi di sentire una voce sussurrare:
“La guida stese il suo bastone e la savana venne separata in due parti, i 10 turisti camminarono sulla terra asciutta attraversando il cancello, dietro di loro stava venendo un branco di felini in inseguimento, e Katyuscha sollevò il batocchio….”
In quell’istante mi vedo affrontare coraggiosamente Simba tramortendolo con due sprangate sui denti…
La voce di Stan mi fa sobbalzare: “Allora che fai? Non vieni?”
Seguo la fila rassegnata andando incontro al mio destino.
Bene, dopo questa lunghissima introduzione, volevo rassicurare tutti: non solo sono ancora viva, ma è stata un’esperienza unica!
Eravamo tutti eretti ed in fila indiana quando le due leonesse sono entrate nel parco accompagnate da altri due educatori, il loro ingresso è stato maestoso ed emozionante.
Quando Angel mi ha fatto avvicinare a "Matata" che camminava imponente davanti a noi, non ero affatto tranquilla, la sua prestanza fisica era impressionante, ho sfiorato il mantello fulvo ed uniforme e, come previsto, la lunga coda ha iniziato ad agitarsi sferzando il suolo.
Mezz’ora dopo ho ritentato dandogli uno schiaffo su un gluteo, uno di quelli forti che mi hanno fatto pensare all’unica sculacciata che ho preso da piccola, ma la leonessa agile e slanciata ha continuato a camminare.
Interagire con i leoni e vederli giocare tra di loro è stata un’esperienza atipica e stupefacente.
Ciò che non mi è piaciuto
La seduta fotografica durante la camminata. Una vera trappola per i turisti. Alla fine ho anche comprato un Video del nostro percorso, video che ho visto solo una volta perché è scaricabile attraverso un link e visibile durante un breve periodo prima di essere cancellato per sempre.
All’interno del parco, durante la passeggiata con i leoni, potrete portare la vostra macchina fotografica, una GoPro, e i vostri cellulari. Noi abbiamo fatto così.
Nonostante sia stato un momento molto bello, è un’attrazione che non rifarei. Il mio incontro con i felini è stato la realizzazione di un sogno, i leoni hanno così tanto spazio da sembrare liberi, ma anche se curati, amati e protetti da tutto il personale del Casela World of Adventures, in fondo non lo sono.
Per il resto, Casela World è un’avventura straordinaria che consiglio a tutti, ai grandi, ma soprattutto ai piccini.