Chi sono?
Da piccola, ero convinta di chiamarmi: “Finiscila”! Alle elementari temevo l’appello, ma il vero trauma lo subii quando venni a conoscenza che la maestra, dovette partecipare a otto giornate di formazione continua prima di poter pronunciare correttamente il mio vero nome: Katyuscha!
Sono nata e vissuta a Venezia, prima di essere “spedita” in Svizzera con pacco celere, senza ricevuta di ritorno. Precisa e rompiballe come un cucù, solida come un giro sui tacchi dopo 2 spritz. Una Heidi contemporanea che si è tolta la maschera per trovare la diritta via!
Epicurea e spigliata, imprigionata in un mondo moderno che non mi appartiene. Amo leggere, scrivere, il buon cibo e viaggiare, ma soprattutto amo imparare; scoprire nuovi luoghi e nuovi volti. Odio la folla, i luoghi comuni, la mia cellulite, ed il virtuale. A cinquant’anni suonati, gli unici profili che ho su Facefook sono i dieci di mio zio, che ne apre uno nuovo ogni volta che cambia foto. L'altro, è quello della tizia che in ogni commento mi infila dentro la dieta di Belen. Mi piace l'idea che si diventi gnocche mangiando di tutto, e che la pancia sparisca con due bicchieri di acqua al giorno. Per il resto, ho bisogno di rapporti veri, di stringere una mano, di mandare a quel paese la gente guardandola negli occhi, insomma, di prendere la vita con leggerezza.
Viaggio principalmente con il mio compagno: Stan! Appassionato di fotografia, amante dei sigari, riflessivo e taciturno, ma sempre disposto ad accompagnarmi in nuove avventure.
L'intervista di Matteo Enna
Programmatore e Open Source Evangelist.
Katyuscha e il Travel Blog
Katyuscha ha pubblicato pochi mesi fa il suo travel blog, vedremo assieme quali sono le problematiche, i dubbi e le soddisfazioni dell’apertura di un blog.
Nel suo blog vengono raccontati i vari viaggi in cui è stata protagonista, con un po’ di ironia, senza dimenticare i piccoli incidenti e gli imprevisti. Conosciamo meglio Katyuscha ed il suo blog direttamente da lei :)
Com’è nata l’idea del travel blog?
L’idea è nata in un oyster bar a Barcellona per un equivoco. Io e Stan eravamo entrati nel locale per un semplice aperitivo, invece… Dopo aver assaggiato tutte le tipologie di ostriche presenti, ci vedemmo recapitare tutta una serie di piatti e vini da degustare… omaggio della casa. Joël, il proprietario del bar, era convinto di avere a che fare con due critici gastronomici di una nota guida francese. La situazione divenne talmente comica che il mio compagno mi suggerì di iniziare a scrivere gli aneddoti più divertenti dei nostri viaggi. Iniziai con un feedback e misi 5 stelle all’ostricheria per la loro accoglienza!
Qual’è stato il tuo primo viaggio che hai voluto raccontare in un blog e quale sarà il prossimo?
Ho voluto iniziare da Cuba per non far sbiadire i ricordi. C’era tanto da raccontare, ho cercato di celare le informazioni che ritenevo utili all’interno del mio racconto, ma ho creato il mio blog con un altro obbiettivo: vorrei che leggendo, la gente viaggiasse con me rimanendo comodamente seduta sul divano. Il prossimo viaggio che racconterò? Bali! L’isola della plastica… ehm degli Dei.
Senza pensare al blog, qual’è stato il tuo primo viaggio e quale l’ultimo?
Il mio primo « vero » viaggio è stato quello attraverso me stessa. Andai in Tunisia per una vacanza rilassante al mare ma dopo qualche giorno, mi ritrovai nel deserto assieme ai Berberi. Lì, capii che non sono i luoghi che determinano la bellezza di un viaggio bensì gli occhi con i quali osservi e quali incontri lo rendono unico. Partii da turista, tornai da viaggiatrice. L’ultimo: Cuba!
Nel blog racconti i tuoi viaggi senza mai dimenticare di trascrivere i piccoli incidenti o gli imprevisti! Cosa racchiudono questi momenti?
La spensieratezza che si ritrova quando ci si lascia il mondo alle spalle. La complicità tra compagni di viaggio… Un bagaglio personale che non ha il peso del pregiudizio ma della scoperta, dell’avventura. La mia valigia è sempre pesantissima perché è carica di sogni quando parto e di ricordi quando torno…
Il tuo articolo più famoso è quello sul tuo viaggio a Cuba, come l’hai promosso e quali sono stati i feedback?
Ho scritto il pezzo su Cuba per divertirmi, per fissare dei ricordi piacevoli, senza molte aspettative, poi l’ho fatto leggere a qualche amica e alla fine l’ho condiviso nella mia pagina Facebook. I riscontri che ho avuto fino ad ora sono stati positivi, chi apprezza la mia ironia viaggia assieme a me e si diverte. Per me questo è incoraggiante. Ho già vinto la mia sfida personale, il resto… beh si vedrà!
Grazie per le tue risposte, per chi volesse seguire i tuoi viaggi, che canale suggeriresti?
Credo che internet sia per il momento l’unico posto al mondo dove mi sento davvero spaesata! Il blog è appena nato e se un viaggio di mille miglia inizia sempre da un primo passo, non mi resta che infilare un paio di scarpe comode, salutarti, e iniziare questa nuova avventura partendo da qui: www.ladirittaviasmarrita.com